Il guardiano   del campo


Parte da questa settimana la rubrica: “IL GUARDIANO DEL CAMPO”. La rubrica sarà curata dal nostro coach Mimmo Apicella e il suo intento è quello di far percepire a tutti l’essenza di questo sport e dello sport fine a se stesso, con un richiamo particolare a quelli che potrebbero essere i problemi extra-sportivi. In poche parole da leggere e d’apprendere tutta d’un fiato. Buon lavoro coach.



6-2017

PREGIUDIZIO

Il tuo giudizio lo puoi cambiare

se approfondisci, se sai spaziare;

se “senti dire”, se ti fermi all’apparenza,

se parli prima della conoscenza,

se sei affrettato e superficiale,

non sai che male puoi procurare!

                                                             Germana Bruno

 

Quanti educatori nella scuola, sui campi di gioco nella vita quotidiana hanno basato le loro analisi in base al pregiudizio procurando danni incalcolabili.

Noi educatori-istruttori dobbiamo lavorare con i nostri ragazzi rispettando le loro diversità perché esseri unici, valutando il loro operato negli allenamenti, nelle partite sostenendoli sempre, rimproverandoli anche ma mai fermandoci all’apparenza, impegnandoci a capire sempre con chi ci confrontiamo, e la costante consapevolezza della nostra responsabilità nei loro confronti.

Avellino prima da sola in classifica, grande squadra con un grande allenatore coach Sacripanti, potrebbe essere l’anno buono! E’ uno scandalo che le partite under 13 e under 14 vengono arbitrate da un solo arbitro, falsano così l’andamento della gara e mettendo anche in pericolo i giocatori in campo perché i contatti irregolari si susseguono con il rischio che i ragazzi  si possono far male. Altro scandalo sono le poche strutture sportive ormai abbandonate a se stesse senza nessun lavoro di mantenimento con lo stato fino alle amministrazioni locali distratti da tutto, sottovalutando completamente l’importanza educativa e preventiva a livello sanitario dello sport. Pallacanestro in piena stagione tra NBA NCAA EUROLEGA  e vari campionati minori, abbuffata in tv. La nostra attività continua bene, allenamenti intensi, grande passione e entusiasmo, ci mancano solo momenti esterni al campo per stare un po’ insieme, il dirigente D’Amato ha smesso i panni dell’attore e sicuramente si darà da fare in questi giorni!

Alla prossima!

 

Buona pallacanestro a tutti!


5-2017

VENTO

“Se vai controvento non arriverai, poiché il tuo avvenire non è ‘contro’ qualcosa. Se vai a favore del vento, andrai veloce, ma perderai tutto il paesaggio e gli incontri che il tuo futuro regalerà.

Il futuro è scritto nel vento, è stare nel vento che si scopre la propria strada, è appoggiandosi al vento che coglierai la musica, le parole che costruiscono, giorno dopo giorno, il nostro domani…..”Francesco Cicchi

 

 

“La vita è troppo breve per essere spesa per qualcosa che ci convince solo a metà” Nichols

Per la nostra associazione è stato un anno importante, con tutte le difficoltà abbiamo portato a termine la nostra attività con alla fine un successo importante come quello degli Under 13 che hanno vinto il torneo regionale silver. Importante è stato anche iniziare di nuovo a settembre perché niente è scontato, nonostante le difficoltà economiche si continua a portare avanti una tradizione, la pallacanestro a Minori che avuto inizio addirittura nel 1936, sul lungomare esisteva già un campo di gioco come testimoniano le foto storiche di quel periodo.

Per anni ho incontrato nell’associazione persone che sono state di grande aiuto per la nostra attività ma che erano convinti solo a metà. Alla fine passato il loro coinvolgimento emotivo dovuto casomai dalla presenza di un figlio o di una figlia che giocavano con noi ci hanno lasciati soli. Lo dico oramai da anni dobbiamo ancora diventare una comunità, questo secondo il mio modesto parere deve essere il nostro obbiettivo per il 2018. Dai ragazzi, agli istruttori, ai dirigenti dobbiamo ragionare come se fossimo una sola persona, tutti quanti con umiltà devono dare una mano, siamo un'unica associazione non un insieme di squadre che gestiscono la propria attività in proprio. Io ci sono da 44 anni prima da giocatore, poi da educatore-istruttore ci sarò anche nel 2018 insieme a tutti voi, auguro a nome di tutta l’associazione un 2018 di buona salute, ricco di pace, serenità e amore.

Alla prossima!

 

Buona pallacanestro a tutti!


4-2017

PROFANO

Non addentro a una scienza, a una disciplina, quindi inesperto!

 

 

Ieri sera sono stato al campo per vedere la partita delle nostre ragazze dell’Under 14 allenate dal bravissimo coach Andrea Di Pino contro Dike Basket Napoli, risultato finale 91 a 21 per le ragazze napoletane.

Nei primi due periodi nonostante le nostre ragazze combattevano da vere leonesse, la differenza in campo era purtroppo per noi abissale, nonostante il divario tecnico e fisico il coach avversario faceva pressare le sue ragazze a tutto campo impedendo di fatto alle nostre di giocare, infatti nel primo periodo avevamo segnato solo cinque punti mentre la squadra avversaria ne aveva segnati 51.  Alla fine del primo tempo sono sceso in campo per parlare con il coach di Napoli e per chiedergli che senso avesse far pressare la propria squadra a tutto campo. MI ha risposto sic…! Che il piano partita prevedeva il pressing a tutto campo, dopo avergli ricordato che nello sport non esistono solo piani partita ma anche il rispetto degli avversari sapendo vincere con stile, si è corretto e ha detto che lui svolgeva cinque allenamenti a settimana e che per le loro ragazze era naturale difendere in quel modo e poi ha aggiunto che solo un profano avrebbe potuto fare queste osservazioni. Dopo avergli cortesemente ricordato che allenavo nel bene e nel male da ben 37 anni, gli ho ricordato che il nostro principale compito era quello educativo, e dopo aver ricevuto i complimenti perché avevamo iscritto la squadra under 14 per il secondo anno consecutivo gli ho ricordato che essendo il movimento femminile in crisi di reclutamento rischiava di giocare almeno in Campania da solo la prima fase, se il comportamento contro le squadre più deboli e inesperte era quello.

Il nostro ambiente mi dispiace dirlo, parlo degli allenatori, è un ambiente frequentato da presuntuosi che parlano convinti di possedere la scienza esatta, con uno sport che per sua natura è opinabile. Ho sempre diffidato di queste persone, comprendo l’età giovane del mio interlocutore e quindi spero che man mano che maturi capisca che siamo come i piloti d’aereo, abbiamo la responsabilità di ragazze e ragazzi in piena adolescenza e anche nella scuola purtroppo si sottovaluta molto il lato educativo del nostro compito.

Circa quindici anni fa, quando ancora esisteva un Comitato provinciale a Salerno che gestiva l’intera attività, feci notare ai “grandi dirigenti” di allora che le realtà piccole di base rischiavano di scomparire per la burocrazia opprimente, uniformando le realtà professionistiche a quelle di base che avevano esclusivamente fini sociali. Mi fu risposto in modo arrogante che a loro poco interessava, anzi che la selezione naturale e quindi la scomparsa delle piccole realtà non dipendeva da loro. Furono onesti nella risposta, oggi tutta l’attività è gestita a Napoli, tante realtà sono sparite e quelle poche che resistono come la nostra hanno grosse difficoltà di gestione. I risultati della Nazionale, il bassissimo livello del nostro massimo campionato, l’assenza di settori giovanili organizzati con istruttori competenti, l’assenza di talenti testimoniano che qualcosa va cambiato, prima nelle nostre teste e poi nei comportamenti, per cronaca il coach della Dike Napoli Under 14 nel terzo e quarto periodo non ha fatto pressare la propria squadra, e le nostre ragazze ne hanno beneficiato potendo giocare e divertirsi. Occorre credere sempre nel dialogo e nel confronto corretto delle proprie idee, lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi che rappresentano il nostro futuro.

Alla prossima!

 

Buona pallacanestro a tutti!

 

 


3-2017

ENTUSIASMO

“Ciò che guida è la tua energia e gioia, la costante applicazione stimolerà e sarà di grande ispirazione per tutti.” Coach John Wooden

Noi educatori-istruttori dobbiamo essere costruttori di entusiasmo, abbiamo il dovere in ogni momento del nostro operato di infondere quella voglia costante a migliorarsi sempre, a dare sempre in ogni momento della propria vita il meglio di se stessi. Dobbiamo cambiare la forma del nostro insegnare che non può essere solo questione di testa ma soprattutto di cuore. Dobbiamo recuperare dentro di noi l’entusiasmo del bambino che si stupisce sempre ad ogni manifestazione della vita. In una società malata di nichilismo, dobbiamo dire ai nostri giovani che esiste un futuro, che occorre combattere la paralisi dei nostri cuori e gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Questa settimana sport week dedica la copertina a Bebe Vio con il titolo “Bebe corre”. Questa eccezionale ragazza che tanto ha sofferto è la dimostrazione che l’impossibile può diventare possibile e che lo sport ancora una volta conferma che è la chiave per il riscatto, è la molla che ci spinge ad andare avanti e trovare sempre stimoli nuovi, qualsiasi sia il palcoscenico, e gli sport di squadra come la pallacanestro ci danno la possibilità di formare una piccola comunità che significa “condividere un compito”.

E’ esclusivamente nella condivisione che troviamo un senso alla nostra vita, osservate dopo una partita, dopo una vittoria di un punto tutti i giocatori si abbracciano tra di loro, anche chi non ha giocato o ha giocato poco condivide in quegli attimi una gioia che può essere solo collettiva.

Adesso voglio parlare d’amore e di donne, sto leggendo un libro di Alessandro D’Avenia “Ogni storia è una storia d’amore”. L’autore racconta di donne famose e meno famose che hanno condiviso totalmente la loro vita con i loro compagni senza chiedere nulla in cambio. Anche in campo bisogna solo dare e quando fai un assist ad un compagno sei solo felice che la tua squadra ha realizzato altri due punti. Il tuo compagno che ha segnato ti batte il “cinque” in segno di riconoscenza e si pensa tutti insieme a difendere. La nostra squadra degli Under 16 ha perso di un punto a Sarno in una partita dove la giustizia sportiva ha smarrito la sua strada. Comunque dico ai ragazzi di Coach Gennaro Infante di non demordere, le tre vittorie raccolte sono poche rispetto alla loro forza, in seguito si riscatteranno e saliranno numerose posizioni in classifica.

Alla prossima!

Buona pallacanestro a tutti!

 

Il Guardiano del campo


2-2017

AMICIZIA

“Lavorare con impegno per costruire una squadra che si basi su solidarietà e rispetto.” Coach John Wooden

 

La settima scorsa è stata molto dura per me, perché un mio stretto familiare ci ha lasciati per intraprendere un viaggio che lo porterà in una altra dimensione senza però mai lasciarci.

E’ in questo momento doloroso che capisci che l’amicizia che si costruisce vivendo in gruppo non ti lascia mai solo, quella M che porti sulla maglietta non ti lascia e si manifesta con la solidarietà e il rispetto come dice nella sua piramide del successo il grande coach John Wooden.

A tuti il livelli negli sport di squadre e non solo il talento se non viene messo a disposizione degli altri non produce i suoi frutti. Squadre zeppe di talenti quasi sempre non hanno prodotti grandi risultati, squadre piene di uomini e donne veri che davano sempre il meglio di loro stessi hanno compiuto delle imprese che sono restate nella storia sportiva.

Avellino vince ancora 87 a 77 conto Venezia in un'altra partita incredibile finita dopo un tempo supplementare. Vincono anche Napoli Cuore contro Cagliari di un solo punto 94 a 93. Scafati cede in casa contro Biella di solo tre punti 97 a 94. Golden State asfalta Miami 123 a 95, mentre i Lakers con una squadra molto giovane perdono le due ultime partite contro i Denver e Houston Rockets. Nel campionato NCAA UCLA vince contro Detroit Mercy 106 e 73 mentre Duke prima nel ranking di quest’anno vince l’ennesima partita contro South Dakota per 96 a 80. Sto leggendo un bellissimo libro di Matthew Fox “Educare alla meraviglia”, libro che ci spinge in ogni attimo della nostra vista a stupirci, a restare bambini a coltivare l’entusiasmo per noi e per gli altri ma questo sarà l’argomento del prossimo articolo.

Alla prossima!

Buona pallacanestro a tutti!

 

Il Guardiano del campo


 

1-2017

 

FIDUCIA

“ L’acciaio più forte nasce dalla convinzione di esserlo , questa condizione è qualcosa che si guadagna, non ci viene in regalo.” Coach John Wooden

Scusate il ritardo, ma sono tornato  con più entusiasmo di prima e questa rubrica vi accompagnerà per tutto l’anno agonistico della nostra associazione il G.S MINORI COSTA D’AMALFI.

 

Noi educatori-istruttori dobbiamo trasmettere la fiducia necessaria alle nostre ragazze e ragazzi, loro devono essere certi di essere sempre sostenuti sia negli allenamenti, che nelle partite ma anche nella vita di tutti i giorni, loro devono sapere che noi ci siamo, devono anche sapere, che l’autostima, la fiducia in loro stessi è qualcosa come afferma il grande coach John Wooden che si guadagna giorno per giorno, lavorando, sudando cercando di migliorarsi in ogni momento.

 

Trovandomi da solo nel mio campo, io guardiano di questi palloni e di questi canestri che svettano in alto,  da un osservatorio che può sembrare lontano oggi riscontro specialmente nei confronti delle nuove generazioni poco ascolto ai loro problemi, poco incitamento ad non arrendersi, poca disponibilità a fare quel passo indietro che permette e aiuta loro ad accrescere la loro autostima.

Il nostro sistema sportivo non mette in condizioni i giovani di esprimere il loro potenziale, poi ci sorprendiamo se veniamo eliminati dal mondiale di calcio, quando solo il cinque per cento dei ragazzi che iniziano a giocare nei settori giovanili professionisti arrivano alla Serie A e serie B.

Ci sorprendiamo che il nostro movimento di base soffre perché ci sono poche società che hanno settori giovanili ben strutturati con istruttori competenti e ben pagati. Fortunatamente qualcosa si muove e la Pallacanestro inizia a fare capolino nel nostro sistema scolastico, ma tutto ancora è basato sullo spontaneismo. Buone in ogni caso le prime due vittorie della nazionale con la gestione di coach Sacchetti.

Noi come G.S  andiamo avanti con ottimi gruppi giovanili che già da qualche mese stanno giocando e comportandosi molto bene, mi riferisco agli Under 14 e Under 16.

La Promozione maschile con fatica sta trovando un suo assetto, mentre la SERIE C femminile sconta una frattura generazionale che anche coach Infante fa fatica a gestire.

Campionato di SERIE A, avvincente con un ottima Avellino che nell’ultima partita ha battuto Milano dopo due tempi supplementari che testimoniano che la pallacanestro è il gioco più bello al mondo, in una girandola di emozioni infinite.

Nella NBA mi ha impressionato l’intensità difensiva dei Boston Celtics, contro l Golden State la squadra con un potenziale offensivo impressionante ha dimostrato che anche nella regular season si fa sul serio. Poi il mio vero amore la NCAA, posso parlare solo bene delle due mie squadre del cuore UCLA per immenso affetto del più grande Coach di tutti i tempi John Wooden e Duke prima nel ranking quest’anno di un altro grande Coach K.

Alla prossima!

Buona pallacanestro a tutti!

 

Il Guardiano del campo


N° 11                20 Giugno 2016

 

Festa del G.S Minori Costa D'Amalfi

 

Festa di una Comunità

Ieri alla tendostruttura comunale di Minori si è conclusa ufficialmente l’attività annuale  di un associazione il G.S Minori Costa d’Amalfi che guarda con grande coraggio al suo futuro.

Si è conclusa questa meravigliosa avventura  durata nove mesi con una grande festa dove per la prima volta erano presenti tutti gli atleti dal minibasket alla prima squadra, allenatori, dirigenti e i genitori coinvolti anche in alcuni giochi insieme ai loro figli.

Il motto della festa era “We are family”, tutti hanno giocato, il campo sembrava una stazione festante dove tutti sentivano forte di appartenere ad un gruppo unico, numeroso, gioioso dove la pallacanestro è lo strumento principale per far crescere cittadini responsabili e consapevoli.

Giacinto Spinaccio e Gennaro Infante hanno giocato insieme agli Under 13, c’è stata anche una partita mista tra i ragazzi degli Under 18 e le ragazze guidate da Coach Irene Avellino altro fiore all’occhiello dell’associazione.

Nella prima parte della festa dedicata ai bambini del Minibasket era presente naturalmente anche la Stella Blu di Maiori che ha collaborato all’organizzazione dell’evento, ma oramai è parte integrante di un associazione che vuole coinvolgere più persone possibili da Vietri fino a Positano, e proprio per questo motivo che è stata inserita nella propria ragione sociale la dicitura “Costa d’Amalfi”.

Alla fine grande buffet organizzato dai genitori con taglio finale della torta alla presenza dei Presidenti Gabriele Di Lieto e Vito D’Alfonso  a testimoniare quella continuità di intenti perseguita da anni. Il 30 dicembre di quest’anno ci sarà un altro grande evento, i quarant’anni dell’associazione dove sarà volutamente riconosciuto il merito e il coraggio dei quindici soci fondatori che hanno dato il via a questo meraviglioso movimento.

Prossimo appuntamento importante è l’Assemblea pubblica aperta a tutti, che si terrà sabato 18 giugno alle ore 18.30 presso l’aula consiliare di Minori, saranno presenti naturalmente anche le istituzioni e saranno invitate anche tutte le realtà associative del paese per aprire un confronto e un lavoro in rete tra tutte le agenzie educative, l’ambizione è quella di creare una cultura sportiva diffusa, vero e proprio antidoto a tuti i problemi sociali e prevenzione futura per problemi di natura sanitaria.

Voglio chiudere con le parole di George Foreman avversario di Ali Classius Clay morto proprio ieri, un gande uomo oltre che un grande atleta che ha cambiato con il suo esempio la storia degli ultimi anni, ha dichiarato in un intervista a Repubblica: , il giornalista chiede “Cosa le ha insegnato Alì?”

Tutto. Soprattutto a diventare ogni giorno una persona migliore. A prendere da ogni situazione, anche della peggiore, la parte positiva. A vivere con passione. Ti costringeva a essere diverso, a pensare le cose in un’altra prospettiva”

Queste parole possano aiutarci a credere che il G.S Minori Costa d’Amalfi per altri quarant’anni cercherà di essere un esempio vivente di un inno alla consapevolezza e alla vita.

Buone vacanze con la pallacanestro e non perdete una partita delle finali NBA e del campiobato italiano, senza dimenticare Scafati nelle semifinali di A2.

Ritornerò puntuale a settembre con l’inizio dell’attività.

Buona pallacanestro a tutti!

Il Guardiano del campo


N° 10                 6 Maggio 2016

LE VITTORIE IMPERFETTE

E’ il titolo di un libro di Emiliano Poddi che sto leggendo in questa settimana che parla  di quella famosa finale di Monaco del 1972 tra URSS e gli Stati Uniti d’America, vinti per la prima volta da una squadra diversa da quella americana. Quei famosi tre secondi finali ripetuti per ben due volte, con la vittoria incredibile dei sovietici, e con gli americani prima volta nella storia delle Olimpiadi che disertarono il podio e non ritirarono mai più quelle medaglie convinti giustamente di aver subito un vero furto. Ma anche in quella occasione si può trarre un insegnamento, Coach Iba capo allenatore della squadra americana non volle seguire il consiglio dei suoi assistenti che volevano abbandonare il campo e andare negli spogliatoi e fece bene perché lui voleva vincere, ma perse lucidità nel non schierare l’unico giocatore che potesse alzare il suo quintetto e che sedeva in panchina e che chiese al suo coach di entrare per proteggere il canestro. Coach Iba lo zittì e gli intimò di sedere in panchina, i sovietici si giocarono l’unica carta possibile che era quella di lanciare lungo il pallone e il Belov meno dotato della squadra russa fece il canestro decisivo.

Finale USA-USRR, Olimpiadi di Monaco 1972
Finale USA-USRR, Olimpiadi di Monaco 1972

Mai farsi condizionare dalle scelte arbitrali anche se sono ingiuste, la pallacanestro non da la possibilità mai di poter rimediare ad un errore nei momenti decisivi della partita. I giocatori devono indirizzare le proprie energie mentali in campo per non perdere la concentrazione e per non adagiarsi in facili alibi. Il coach che guida la squadra deve restare lucido e pensare alla guida dei suoi ragazzi.

E dato che siamo in tema di Olimpiadi, si parla  di Olimpiadi in Italia, ben vengano se però prima ci sia un vero e proprio investimento sullo sport, sulle sue strutture che nella maggior parte dei casi sono fatiscenti e offendono la sensibilità di chi dedica la propria vita allo sport. Nelle seconde fasi stiamo girando l’intera Campania con tutte le nostre squadre dagli Under 13 all’Under 18 e abbiamo trovato strutture in stato di completo abbandono. Partiamo dal basso caro Presidente del Consiglio, gli spot lasciamoli ai pubblicitari investiamo nello sport, che ha una funzione preventiva per la salute e formativa per far crescere cittadini responsabili, vogliamo copiare sempre dagli altri, guardiamo il modello degli Stati Uniti, lo sport viene veicolato nelle scuole, non ci si può affidare più allo spontaneismo e alla buona volontà di pochi che fanno i salti mortali per trovare delle risorse. Abbiamo bisogno come G.S Minori che le istituzioni ci siano vicine, un sindaco anche se non dispone di soldi pubblici, può invitare i propri cittadini e quelli dell’intera Costiera a dare un contributo all’associazione. La prossima stagione ci da la possibilità di partecipare a tutti i campionati giovanili oltre alla prima squadra, ma senza risorse rischiamo di chiudere.

Grande vittoria e grande spot pubblicitario per i nostri giovani da parte della nostra serie D che vincendo la bella in casa contro il Parete in una partita sofferta davanti ad un pubblico numeroso accede alle semifinali, domenica la prima in casa contro Torre Annunziata che  schiera una nostra vecchia conoscenza Pier Paolo Petrocelli.

Domani venerdì sera alle 20.15 in casa la partita secca nei quarti contro Benevento dei  ragazzi degli Under 18, il dirigente D’Amato come al solito ha creato già l’evento e numerosi saranno i tifosi ad incitare questi ragazzi per un impresa che mancava da tempo(1978 finale accesso fase nazionale allievi gruppo 1963-1964 contro l’Italsider Napoli), le final-four regionali mai raggiunte in passato.

 

  Under 15 ancora sconfitti m a sempre più uniti e convinti che il tempo     darà loro ragione.

 

     Under 13 sconfitti a Pozzuoli ma vogliosi di riscattarsi al più presto.

 

Ho visto il gruppo Esordienti allenati da Coach Irene Avellino con assistente Simone Dell’Isola, nonostante la sconfitta con Battipaglia di Mimmo Alfinito i nostri ragazzi hanno dimostrato un piglio e una personalità niente male per la loro età, complimenti ad Irene che con l’aiuto di Simone sta svolgendo un ottimo lavoro.

 

Tanta pallacanestro in tv, sabato iniziano i play-off di serie A con Avellino classificatosi terza nella stagione regolare che può farci sognare come fece anni fa Caserta. Spettacolo NBA partite sempre più avvincenti ci vuole solo il tempo per guardarle tutte.

Alla prossima!

Buona pallacanestro a tutti!

Il Guardiano del campo

 


N° 9                   26 Aprile 2016

SCUSATE IL RITARDO

Questo titolo vi ricorderà un famoso film del grande Massimo Troisi, ma per me resta solo la constatazione che talvolta non riusciamo a gestire il nostro tempo, nonostante io sia grande fautore della lentezza come stile di vita e che pensi che  l’ozio creativo possa aiutarci  a vivere meglio.

 

Torniamo alla nostra passione, la Pallacanestro e naturalmente al G.S Minori che sta attenendo risultati non previsti ad inizio stagione. Partiamo dalla prima squadra la Serie D che ha concluso la stagione regolare al secondo posto e che sabato ha vinto in casa una partita ostica contro il Centro Diagnostico Caserta per 61 a 53. Qui voglio aprire una parentesi, non avevo mai assistito ad una partita con avversari così scorretti in campo e minacciosi in modo ossessivo contro gli arbitri giovani e inesperti. Però devo ancora ribadire che noi siamo della Costiera Amalfitana e dobbiamo sempre essere superiori per stile e comportamento. Abbiamo la gentilezza e l’ospitalità nel nostro DNA siamo veri sportivi e non dobbiamo mai cadere in dannose provocazioni. Siamo quella terra richiamata da Roberto Vecchioni nel suo ultimo libro che ho letto questa settimana “La vita che si ama” dove raccontando un episodio negativo della sua vita, tra le cose belle che si era imposto di pensare in quel tragico momento era di ricordare “Il mare di Amalfi”. Siamo quella terra dove tra le donne venute dall’Italia per salvare il mondo(prima pagina di Repubblica) c’è anche Maria Agnese Giordano di Tramonti in Costiera Amalfitana, che lavora agli Affari umanitari dell’ ONU  che ha deciso di dedicare la propria vita agli altri e che ha dichiarato a Repubblica “….Quella cultura che sentivo odiosa quando vivevo lì mi ha dato una marcia in più sul lavoro. Mi ha fatto entrare in sintonia con persone di culture diverse, ma forti, del Medio Oriente, all’Africa, all’ Asia centrale”.

Stile e comportamento perfetto degli Under  18 che hanno vinto la quarta partita consecutiva della seconda fase a Casalnuovo, partita ostica con avversari che provocavano in ogni momento e con un Coach avversario che conoscevamo molto bene avendolo incontrato l’anno scorso, e che fece fermare in modo scandaloso i propri ragazzi in uno spettacolo abominevole di antisportività, colmato con uno show finale nei confronti del coach avversario che non poteva che restare silenzioso e sconcertato. Complimenti a Coach Infante alla sua prima esperienza, dove già ha dimostrato di avere grande personalità nel guidare ragazzi che attraversano per motivi anagrafici un periodo di turbolenze  non facili da gestire. Ora sono primi nel girone e giocheranno i quarti di finale in casa in una partita secca che sarà l’ultimo ostacolo alla final-four regionale inseguita da alcuni anni e mai raggiunta.

Gli Under 15, ieri hanno perso per un punto ad Afragola, venivano da due sconfitte nella prima fase ma riuscendo a finire al quinto posto nel proprio girone e migliorando anche se di poco la classifica dell’anno precedente. E un gruppo composto da meravigliosi ragazzi in contro tendenza sono uniti in campo e fuori e questo già conta molto, il prossimo anno penso che raccoglieranno i frutti del loro impegno.

 

Gli Under 13 di coach Alessio Torre hanno finito al terzo posto nel girone accedendo alla fase gold e sabato 30 giocheranno la prima partita della seconda fase contro il Pick and roll. Anche gli Esordienti di Coach Irene Avellino stanno facendo benissimo e sono secondi in classifica, con una sola sconfitta e in collaborazione con Pino Attianese  le nostre atlete insieme a quelle di Corbara parteciperanno anche al campionato esordienti con una squadra tutta rosa.

 

Follie di Marzo, vittoria di Villanova contro i favoriti di North Carolina davanti a settantacinquemila spettatori, mi sono emozionato nel vedere Coah Massimino commosso dopo tanti anni dalla sua vittoria vincere i ragazzi di Villanova negli ultimi secondi è uno spettacolo indescrivibile. Sono iniziati i pla-off NBA l’essenza della pallacanestro, non perdetevi neanche una partita, c’è da imparare tanto e noi addetti ai lavori ancora di più

Buona pallacanestro a tutti!

 

Il Guardiano del campo


N° 8                   20 Marzo 2016

NODO

La metafora del “nodo” ciò che si intreccia, lega ma anche può soffocare. Questo nodo è la base per la vita associativa, non deve stringere troppo perché se no soffoca, ma deve essere saldo, deve creare una rete prima interna e poi all’esterno con le altre agenzie educative, quali la famiglia, la scuola e le altri associazioni.

Ci chiameremo dal prossimo anno se gli altri saranno d’accordo G:S MINORI COSTA D'AMALFI, I COLORI SOCIALI SARANNO IL ROSSO E IL BLU DAL MINIBASKET ALLA PRIMA SQUADRA.

Dopo Pasqua dovrà essere indetta un’assemblea pubblica sperando di coinvolgere nuovi soci, con una quota associativa bassa, per eleggere il nuovo Direttivo e le cariche sociali. Dovrà essere nominato un responsabile tecnico che coordina e cura l’aspetto tecnico e educativo di tutta la società, tutti devono rendere conto e informare in ogni momento delle proprie decisioni al direttivo eletto.

In questi due anni l’associazione è cresciuta e siamo diventati il punto di riferimento per quanto riguarda la Pallacanestro in Costiera, il prossimo anno potremo se ne siamo in grado svolgere tutti i campionati maschili regionali e forse anche uno femminile. Ho tentiamo almeno una svolta o siamo condannati all’estinzione o alla mediocrità e non è giusto per la storia e per i sacrifici di chi a dedicato tanto tempo con piacere a questo magnifico sport.

 

Abbiamo due mesi intensi di attività con le seconde fasi in arrivo due GOLD e una Silver, con la serie D che può raggiungere i play-off, ognuno deve dare il proprio contributo senza lamentele ma con il sorriso e con la voglia di creare un ambiente visibile e riconosciuto dai ragazzi del nostro territorio. Anche il tifo va educato in tal senso. Il tifo non può mai trascendere mai in atti violenti o copiando gli ultras del calcio. Questo è un altro sport, siamo in Costiera e abbiamo nel nostro DNA l’ospitalità e la gentilezza, quindi grande tifo a favore della propria squadra, niente insulti per gli avversari.

 

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

 

 

Il guardiano del campo.


N° 7                      6 Marzo 2016

Carta dei diritti dei giovani che praticano pallacanestro

Diritto a praticare la pallacanestro e a sceglierla liberamente;

Diritto di essere rispettati come persone e come atleti;

Diritto di vivere una valida esperienza educativa;

Diritto ad esprimere la propria responsabilità e le proprie doti e caratteristiche;

Diritto ad un ambiente che tutela la salute fisica psicologica e sociale;

Diritto a comprendere e a partecipare al progetto di formazione sportiva;

Diritto ad avere relazioni interpersonali positive;

Diritto a divertirsi;

Diritto a crescere e a migliorare le proprie prestazioni;

 

Diritto a competere, a vincere, a perdere;

 

 Il Coach di pallacanestro del settore giovanile è un educatore sportivo nell’età evolutiva, compito che viene scelto per passione e per amore. Questo sul piano umano è un grande vantaggio perché presuppone una forte motivazione all’insegnamento della pratica sportiva ed un piacere profondo nel dedicarsi ai bambini e ai giovani.

Nessuno può impedire o compromettere per puro principio o gratificazione personale o risentimento che un giovane ragazzo possa esprimere tutto se stesso su un campo di gioco. Ogni abbandono per noi rappresenta una sconfitta anche se incolpevoli, in ogni caso dobbiamo mantenere con il ragazzo un canale aperto e spingerlo sempre a praticare una disciplina sportiva che è preventiva e formativa specialmente per il ragazzo che affronta le tempeste dell’adolescenza.

In settimana abbiamo avuto un piacevole incontro con tutti i nostri istruttori della nostra associazione, incontro che cercheremo di dare una cadenza mensile. Ancora una volta ho potuto apprezzare la qualità umana di questi ragazzi, la loro passione a migliorarsi e a formarsi sempre meglio. Abbiamo già delineato le linee tecniche per il prossimo anno che sottoporremo al nuovo Direttivo che spero si formerà in questi mesi con il coinvolgimento di altre nuove persone. Il prossimo anno se avremo le forze potremmo partecipare a tutti i campionati giovanili maschili e forse iscriverci dopo tanti anni a un campionato femminile.

 

Abbiamo bisogno di dirigenti appassionati e vogliosi di darci una mano.

Signori c’è un nuovo fenomeno nel nostro mondo, tanto normale quanto eccezionale è Steph Curry autore di ben dodici triple in una sola partita. Finalmente un ragazzo semplice, più sportivo che uomo di spettacolo, un grande esempio per i nostri giovani. Voglio ricordarvi che lunedì 07 marzo presso l’Aula consiliare di Minori alle ore 17.00 ci sarà il primo incontro di un progetto curato dal Comune di Minori in collaborazione con esperti rivolto ai giovani in piena adolescenza, la legalità è il tema dominante, nel primo incontro si parlerà di resilienza e autostima, spero che tutte le associazioni partecipano convinte a questo progetto.

 

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

 

Il guardiano del campo.


N° 6               25 Febbraio 2016

Conoscenza

"Uno non è un grande allenatore quando fa muovere un giocatore...
secondo le proprie intenzioni, ma quando insegna ai giocatori a
muoversi per conto loro. L'ideale assoluto, che come tale non è mai
raggiungibile, viene nel momento in cui l'allenatore non ha più nulla da dire, perché i giocatori sanno già tutto quello che c'è da sapere. Tutti devono conoscere, oltre alla tecnica, come si gioca, la tattica, insomma."
(Julio Velasco)

 

La conoscenza non è pura erudizione ma è la capacità di comprendere in ogni momento con costante equilibrio le situazioni, le difficoltà che abbiamo di fronte, è tenere sempre la porta aperta della propria mente dove a caratteri cubitali sta scritto “NON SO”.
Oggi in ogni disciplina sportiva la figura dell’allenatore può rappresentare un modello per i ragazzi più degli insegnanti nella scuola, ma occorre fare attenzione, il nostro compito è esclusivamente quello di accompagnare questi ragazzi nel loro percorso di vita tramite lo sport , come viene cantato in una canzone di Niccolò Fabi “Nel mezzo c'è tutto il resto E tutto il resto è giorno dopo giorno E giorno dopo giorno è Silenziosamente costruire E costruire è potere e sapere Rinunciare alla perfezione”
Ieri sera grande partita degli Under 18 che hanno vinto contro Fun Fitness. Voglio fare i miei complimenti a coach Gennaro Infante che con costante pazienza guida questi ragazzi. Ieri è stata una vittoria di squadra dove ci sono stati dei momenti dove lo staff tecnico in panchina poteva andare a fare una passeggiata perché i ragazzi giocavano e trovavano soluzioni in piena autonomia.
Stiamo costruendo tutti insieme un movimento importante per la Pallacanestro della Costiera Amalfitana. Sono contento moltissimo per questi nuovi istruttori che guidano con equilibrio e passione i loro gruppi, è stata sempre una mia ossessione da giovanissimo, allargare la partecipazione, coinvolgere e formare giovani istruttori per dare continuità al movimento.
Grande Avellino di Coach Sacripanti nella Final-eight di Coppa Italia anche se sconfitta in finale da una grandissima Olimpia Milano di Coach Repesa che ha saputo dare un anima a questa squadra fatta di grandi giocatori, mi ha sorpreso la gioia del Coach di Milano al fischio finale, lui che di solito rimane molto freddo in queste situazioni. Guardate Golden State in Tv e vi innamorerete di questo gioco della sua semplicità spettacolare, di giocatori normali nel fisico come Curry che fanno cose strabilianti con un pallone di basket.

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

Il guardiano del campo.

 


N° 5               13 Febbraio 2016

Mettiamoci passione.

Nella settimana di S. Valentino non c’è tema più appropriato, anche se tenendo fede alla rubrica, la passione a cui mi riferisco è quella della Pallacanestro, che è una felicità pericolosa, ma senza fine.

E’ la più grande fortuna che si può avere al mondo, il mio consiglio perciò è vivete le vostre passioni, è una sete che nessuno può togliervi.

Papà Giuseppe Abbagnale ha dimostrato di essere campione anche nella vita. Nonostante fosse il Presidente della FederCanottaggio non è intervenuto in aiuto al figlio Vincenzo, squalificato per aver saltato tre volte i controlli antidoping, rischiando uno o due anni di squalifica.

Sicuramente dispiaciuto per la mancata presenza del figlio Vincenzo a Rio, non per punirlo, e con tutte le attenuanti per la rigidità e falle del protocollo ha inviato un messaggio importante a suo figlio e a tutti gli atleti di qualsiasi sport: l’etica della responsabilità.

 

Dobbiamo essere consapevoli che solo con l’impegno, il sacrificio, solo con le proprie forze si raggiungono i risultati quelli veri, se no resta pura finzione, e prendiamo in giro solo a noi stessi.

Papà Giuseppe con il figlio Vincenzo
Papà Giuseppe con il figlio Vincenzo

Leggendo questa settimana un libro di Alberto Cei “Psicologia dello sport”, ho scoperto che Magic Johnsson  giocatore mitico dei Lakers negli anni ottanta, famose le sfide con un atro grandissimo giocatore Larry Bird dei Boston Celtics.

Larry Bird e Magic Johnsson
Larry Bird e Magic Johnsson

Magic Johnsson collezionava triple doppie, punti, assist e rimbalzi essendo un play-maker di 2.04 di altezza. In un intervista dichiarò che all’inizio della sua carriera nelle squadre di college era talmente forte che il suo coach gli diceva di tirare sempre. Lui eseguiva alla lettera questo consiglio, la squadra vinceva tutte le partite ma i suoi compagni non erano contenti e non si sentivano coinvolti. Allora lui decise di cambiare totalmente atteggiamento passando quasi sempre la palla in modo strepitoso e coinvolgendo i suoi compagni, la squadra continuava a vincere ma tuti si sentivano importanti, il gruppo era maggiormente coeso e lui era diventato un vero leader amato sempre di più dalla squadra. La squadra campione batte sempre una squadra di campioni.

Settimana iniziata con due sconfitte al G.S Minori, perdono sia la serie D di due punti a Gragnano e sia gli Under 15 nettamente contro la prima in classifica a Pontecagnano.

 

Poi tre strepitose vittorie in ordine degli esordienti al debutto di coach Irene e gli Under 13 di coach Alessio contro Cava. Ciliegina sulla torta la vittoria degli Under 18 di coach Gennaro che vincono contro Agropoli in casa e che non sono assolutamente decisi a fermare la loro rincorsa. Sul sito del G.S Minori trovate tutti gli appuntamenti della settimana, vi consiglio di  visitarlo. Questa settimana ho visto in tv Bologna-Legnano con la vittoria abbastanza netta della squadra del grande coach Boniciolli. Poi la solita partita NCAA tra Duke del mitico coach K e Louisville, vittoria di Duke in uno scenario di tifo incredibile.

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

Il guardiano del campo


N° 4                2 Febbraio 2016

FUTURO

Noi Alleducatori del settore giovanile non siamo parte del passato, ci occupiamo quasi esclusivamente di futuro. Pensiamo al futur...o perché abbiamo bisogno di pianificare e perché la maggior parte di quel che facciamo acquista senso e valore anche molto tempo dopo che l’abbiamo fatto.

 

Allenare i giovani, come i contadini che seminano e arano il campo significa occuparsi del futuro.
Quindi occorre pazienza, occorre buttare qualcosa là senza niente in cambio, le delusioni al momento sono normali, il seme ha bisogno di tempo per dare i suoi frutti.

 

Ci vuole tanto lavoro e impegno e sacrifici, i risultati bisogna saper attenderli. Quando in futuro vedrai un ragazzo che si è allenato con te per alcuni anni fermarti casomai e abbracciarti per ricordare con piacere quegli anni trascorsi con i compagni su un campo di Pallacanestro, in quel momento tutto avrà un senso.
Lo sforzo continuo è quello di far crescere tramite la pallacanestro giocatori autonomi che pensano con la propria testa, per aver in futuro dei cittadini responsabili.

 

In settimana io Andrea e Irene siamo andati a Casalnuovo per una riunione tecnica con Andrea Capobianco e Roberto Russo.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal numero dei partecipanti credo quasi quattrocento e per lo più giovani. C’è tanta voglia da parte delle nuove generazioni di essere competenti, di creare quella mentalità vincente presente all’estero che dia la possibilità a questo paese di guardare avanti, di costruire un futuro migliore, e di fermare l’emorragia di talenti giovani italiani che sono costretti per esprimersi ad andare all’estero.
Simpatica una storiella che circola su internet raccontata da Andrea Capobianco raccontata per incitare all’impegno, ad avere il coraggio a metterci sempre la faccia, prima di criticare il comportamento altrui.

 

Questa settimana gli Under 15 hanno perso una brutta partita in casa contro Pastena, mercoledì programma pieno alla Tendostruttura prima alle 18.00 giocano gli Under 13 contro Irno, poi arriva la prima in classifica del girone degli Under 18 Fun Fitness Salerno e sabato la serie D va in trasferta a giocare contro la Sammaritana, mentre domenica gli Under 15 giocano in trasferta contro la prima in classifica, Pontecagnano.

 

Una società che porta nel proprio grembo diecimila bambini invisibili, che partono da soli per attraversare il mare e vincere la morte e dei quali all’arrivo si perde traccia senza sapere più niente, è una società che mette a rischio il proprio futuro, è una società che preferisce la morte complice la guerra e il vile denaro invece del sorriso di un bambino.
Bellissimo il reportage di Fabio Tonacci lunedì su repubblica, con bellissime foto di bambini che fortunatamente ce l’hanno fatta.

 

Con la nuova direzione di Mario Calabresi la repubblica è diventato di nuovo un giornale leggibile, è stato “asciugato”, gli articoli sono più brevi, le pagine totali sono quelle giuste e anche gli articoli affiancati come avviene anche su La Stampa con il sistema “domande e risposte” aiuta molto il lettore a capire per farsi poi una sua idea autonoma.

 

Grande vittoria di Avellino in trasferta contro l’Olimpia Milano. Coach Repesa infuriato con la sua squadra ha dichiarato” ci dobbiamo vergognare”.

 

Ho visto in Tv il derby spagnolo di Eurolega tra il Barcellona e il Caja Laboral, partita finita dopo un tempo supplementare di un intensità pazzesca, se potete rivederla ne vale la pena ed è per questo che non svelo neanche il risultato.
Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

Il guardiano del campo


N° 3                28 Gennaio 2016

PERSONALITA

Con il termine personalità si intende l'insieme delle caratteristiche psichiche e delle modalità comportamentali (inclinazioni, interessi, passioni) che definiscono il nucleo delle differenze individuali, nella molteplicità dei contesti in cui la condotta umana si sviluppa.

Coach Ettore Messina è il nuovo coach della nazionale maschile, succede a coach Pianigiani che ha fatto un ottimo lavoro fino a questo momento. Ascoltando l’intervista di Messina da parte di Flavio Tranquillo su Sky, mi sono convinto ancora di più che il carattere, la personalità intesa in senso sportivo, quella del leader che riesce con la sua sicurezza, quasi sfrontatezza a motivare un gruppo a seguirlo su ogni indicazione anche sbagliata che egli impartisce è una dote che si ha e non si può inventare. Io sono convinto al di fuori del risultato che Messina sia la persona giusta a guidare questo gruppo di grande qualità. Mi ha colpito nell’intervista anche la sua grande umiltà, quel sogno quasi bambino di partecipare alla sua prima olimpiade, nonostante la sua carriera  e l’attuale ruolo di vice-allenatore con il grande  coach Popovich.

Mi ha sorpreso anche il ricordo del suo primo coach Vianello come giocatore del settore giovanile, ricordo di un uomo che soprattutto con l’esempio è stato un maestro di vita e un riferimento importante per la sua carriera. Questo è stato sempre il mio principale obbiettivo, quello di buttare là qualcosa ai ragazzi che ho allenato in questi lunghi 35 anni senza pensare di ricevere qualcosa in cambio, ma solo di restare nei ricordi nel proprio cuore, insomma di aver lasciato sempre un buon ricordo.

Dai più piccoli mi sono sempre accorto del ragazzo che mostrava subito carattere, che si imponeva con l’esempio e la sfrontatezza in campo rispetto agli altri, sono ragazzi che nella vita nei vari settori della società si sono sempre imposti, perché sempre curiosi, avidi di conoscere e di imparare per poter essere sempre più sicuri di se stessi.

Tris di vittorie questa settimana per il G.S Minori. In serie D solita vittoria d’autorità su Marigliano con il solito Spinaccio che impartisce nonostante i suoi 42 anni lezioni di pallacanestro, il suo tiro è da manuale, tutti i nostri ragazzi del settore giovanile dovrebbero memorizzarlo nel proprio cervello. Bella vittoria  di squadra anche degli Under 15 che hanno battuto il PCA. Grande vittoria a Sala Consilina anche per gli Under 18 che tornano prepotentemente in corsa per la qualificazione del girone Gold. Domenica la serie D riposa, l’Under 15giocano in casa la partita contro Pastena che assegnerà anche se momentaneamente il quarto posto utile per la qualificazione al girone Gold.

Gli under 13 giocano mercoledì in trasferta contro Irno.

Ho visto un'altra grande partita NCAA in tv su sky tra Oklahoma e Iowa State. Partita di un intensità pazzesca tra la prima del ranking di Divison One e la diciannovesima. Ha vinto Iowa State davanti ha un pubblico colorato e scatenato, dopo 45 anni ha di nuovo battuto la prima squadra del ranking, facendo capire che non sarà facile batterla specialmente in casa. Sto Leggendo “Storie di fantasmi” di Vazquez Montalban, libro diviso in tre storie che parlano di fantasmi, di visioni e scomparse intrecciate alla grande vena descrittiva di questo grande scrittore purtroppo precocemente scomparso, il protagonista è sempre il detective Pepe Carvalho famoso per bruciare periodicamente i libri della sua biblioteca, fantasmi che forse ognuno di noi si porta dentro e che talvolta compaiono mettendoci in crisi e minando la nostra fragile esistenza. Sta a noi sconfiggerli e come in una partita di basket scacciarli con la passione e l’amore per la vita.

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

 

Il guardiano del campo


N° 2                21 Gennaio 2016

APPARTENENZA

 

“L'appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme non è il conforto di un normale voler bene l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.

Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.”(Giorgio Gaber)

La settimana scorsa coach Infante prima dell’allenamento degli Under 18 parlando ai suoi ragazzi, ha detto “il vostro nome è dietro la maglietta, lo stemma della società è a sinistra proprio sul vostro cuore, è la M del logo che fa la differenza in campo”.

In una società dove è sempre più difficile pronunciare “Noi”, dove la parola “io” giganteggia su ogni discorso, portare una maglia, rappresentare un’associazione, diventa un percorso importante della propria vita, qualsiasi sia il palcoscenico, anzi più facciamo riferimento allo sport di base è più è importante sottolineare l’importanza del gruppo, dare senso al proprio agire pensando sempre al compagno che ti sta vicino. “Ama il prossimo più di te stesso” ha detto qualcuno “importante” in questi giorni.

E’ per questo che il fondamentale di pallacanestro che amo i più, è il passaggio.

Provo sempre una grande emozione quando un mio giocatore stupisce e serve con un assist il proprio compagno, facendogli fare canestro.

Continuo ad essere un allenatore che insegna in modo quasi ossessivo il contropiede, ma da alcuni anni la difesa di squadra è un altro pilastro del mio insegnamento quotidiano, perché unisce il gruppo, spinge a sacrificarsi per l’altro senza ricompense immediate come quella di fare canestro.

Settimana scorsa bella vittoria degli Under 13 a Salerno contro Pastena, la prima squadra in serie D ha perso la sua seconda partita contro Sarno, squadra costruita per vincere il campionato. In settimana gli Under 18 avevano battuto con facilità Baronissi in casa.

Questa settimana gli Under 13 riposano, mentre gli Under 15 giocano in casa contro la PCA, primo derby di quest’anno. La prima squadra gioca sabato in casa contro Marigliano. Gli Under 18 hanno giocato in trasferta a Cava perdendo negli ultimi minuti.

La settimana scorsa avevo visto in TV “Tango della libertà”, fiction che parlava della dittatura criminale argentina del 1976. La fiction in due puntate fatta bene con un ottimo cast, storia vera del vice console Calamai che era riuscito a salvare numerosi connazionali dalla morte sicura da parte della dittatura. Unico neo aver completamente cancellato dalla sceneggiatura la figura di un sindacalista comunista anche egli determinate insieme ad un giornalista del Corriere della sera nel salvare la vita di cittadini italo-argentini. Sulla spinta emotiva del film, ho ripreso tra le mani “le irregolari” un libro di Massimo Carlotto che parla delle nonne, mamme e figli di Plaza de Mayo, donne coraggiose che ancora oggi lottano per fare in modo che i carnefici dei propri figli vengano condannati, e per non far dimenticare questo sterminio di circa trentamila persone scomparse nel nulla. Nel libro si parla anche del Campionato mondiale del 1978 vinto dall’Argentina in piena dittatura, pagina vergognosa dello sport mondiale, campionato che doveva essere boicottato ma per i soliti motivi economici si fece finta di non vedere e mentre si giocava morivano vittime inermi lanciate vive dagli aerei dei militari.

Il gigante buono è tornato, il rugbista Martin Castrogiovanni tre mesi fa ha scoperto di avere un tumore alla schiena. Oggi è di nuovo in campo con il Racing Paris.

Bella iniziativa del CNA Campania, è disponibile il secondo numero del play-book tecnico curato dal CNA regionale con ottimi collaboratori con articoli che abbracciano tutti i settori del nostro magnifico sport. La serie A con tanti stranieri e le squadre che cambiano continuatamente riesce difficilmente a coinvolgere. Ho visto in Tv Milano-Trento con la vittoria sofferta dei milanesi. Preferisco la A2, ho visto il derby piemontese Casale contro Biella con la vittoria di quest’ultima. Mi dispiace per coach Ramondino coach di Casale, avellinese già assistente a Salerno di Andrea Capobianco.

 

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

 

Il guardiano del campo


N° 1                14 Gennaio 2016

 

RESILIENZA

 

Sara Anzanello 35 anni, giocatrice di pallavolo è tornata a Trecate in B1 nella società dalla quale nel 1999 aveva spiccato il volo vincendo una Coppa Italia con Novara e vestendo l’azzurro ai mondiali e in coppa del mondo, è tornata sotto rete dopo essere stata colpita da una gravissima forma di epatite. Dopo il trapianto al fegato e dopo aver combattuto per tre anni, è stata determinate nella vittoria della sua squadra domenica scorsa.

La resilienza è la capacità di reagire in maniera positiva a eventi traumatici riorganizzando la propria vita, ma rimanendo se stessi.

Ho iniziato così la mia rubrica proprio per sottolineare l’importanza di praticare un sport sin da piccoli, e aggiungo che la pallacanestro può essere di grande aiuto per la formazione futura di cittadini consapevoli.

Stiamo lanciando un progetto che spero possa allargarsi all’intera Costa. Quest’anno come G.S Minori Costa d’Amalfi disputiamo ben tre campionati giovanili Under 18, 15 e 13, abbiamo gli esordienti allenati da Coach Irene Avellino che guida anche un gruppo femminile che per ora si allena sperando in futuro di partecipare ad un campionato.

Abbiamo oltre a lei tre istruttori giovani Alessio Torre(Under 13), Andrea Di Pino(Under 15) e Gennaro Infante(Under 18). Per la prima volta abbiamo anche un preparatore atletico di pallacanestro Andrea Di Pino che cura per l’intera società la parte atletica.

In serie D siamo secondi con una sola sconfitta come anche nel campionato Under 13. Gli Under 15 e Under 18 sono in corsa per superare la prima fase nel girone che assegna la vittoria finale regionale che è quello GOLD.

Va proprio tutto bene?

No, abbiamo un grosso problema, forse due che sono strettamente collegati. E’ quella di avere una classe dirigente che sia poi capace di trovare risorse per portare avanti l’attività che in questo momento e sulle spalle di una sola persona.

Avremmo bisogno che tutte le componenti della nostra comunità, istituzioni, famiglia, associazioni unissero le proprie forze per continuare questo lavoro che stiamo portando avanti. Noi ci crediamo e non ci arrendiamo, coltivando un sogno quello di un polo sportivo in Costa d’Amalfi che aiuti a crescere questi ragazzi che in futuro guideranno le comunità di questa magnifica terra.

Sto leggendo “Ciao” di Walter Veltroni libro che parla del rapporto mancato tra lui e suo padre, morto quando aveva appena un anno. Libro intenso, e come lui penso  che

L’intera società sia orfana della figura del padre che prima era visibile in ogni ruolo. Comi educatori dobbiamo essere fermi nel portare avanti il nostro punto di vista, per fare in modo che questi ragazzi possono avere un confronto e talvolta anche uno scontro per poter riflettere e crescere.

Dopo l’All star game di A e A2, tanta pallacanestro in Tv, tra le tante partite trasmesse da SKY e la RAI trovo irresistibili quelle della NCAA, mondo che amo immensamente. Mi piace la gioia con cui gli spettatori tifano per la loro squadra, i numeri inusuali per la nostra pallacanestro, partite che arrivano ad vere nelle final-four anche ottantamila spettatori, questa settimana hanno trasmesso West Virginia contro Kansas, se potete guardatela è una partita con un intensità incredibile.

Buona pallacanestro a tutti, alla prossima settimana.

 

Il guardiano del campo.